Faceva cattivo tempo anche e ci fu anche una tempesta sul lago di Tiberiade; e Pietro
sosteneva già che non avrebbe potuto prendere dei pesci. Egli sostenne anche che
sarebbero morti.
E vi era anche il cattivo tempo sotto i Romani. Ma Gesù non si tirò affatto indietro. Non
dichiarò affatto forfait. Egli non si rifugiò affatto dietro la disgrazia dei tempi. (…)
Egli tagliò (corto). Oh, in un modo molto semplice. Facendo il cristianesimo. Intercalando il
mondo cristiano.
Egli non incriminò, egli non accusò nessuno. Egli salvò.
Egli non incriminò il mondo. Egli salvò il mondo.
(C. Peguy – Véronique)

Difficile negare che ci sia grande confusione sotto il cielo. Prima e dopo le elezioni. Lo
stesso popolo cristiano vive con fatica la propria condizione di minoranza. Esso, tuttavia,
può essere provato, ferito, sconfitto, ma mai vinto: Egli non incriminò il mondo. Egli salvò il
mondo. È l’annuncio di Pasqua.

Fare il cristianesimo, dunque.

Senza l’esperienza della comunione cristiana, senza la presenza della comunità cristiana
negli ambienti, noi non avanziamo da nessuna parte. Si diventa, al contrario, preda dello
spirito del tempo, dell’indifferenza, dell’inerzia e dell’accidia: insomma ci si perde, ci si
logora, ci si addormenta.

La comunità cristiana è il luogo della nascita e della rinascita della persona. Il movimento
che lentamente si dilata, impercettibilmente come l’erba cresce e rende più umano il
mondo, ha origine qui. È da questa esperienza che si diventa capaci di giudizio e di
costruzione.

Lo testimoniano le opere che da questo movimento sono nate: le scuole, i centri di aiuto
allo studio ed al lavoro, le opere di carità, i giornali, i centri e le associazioni culturali, le
imprese, la cooperazione internazionale e via discorrendo. Ma anche lo stesso lavoro
quotidiano, la famiglia, le amicizie divengono costruttive ed esempio vivente di umanità e
di speranza.

Dopo le elezioni la nostra proposta continua.

L’intangibilità della persona, la famiglia, la difesa della libertà, l’educazione, le comunità
intermedie sono la nostra proposta: su questi temi incontreremo i politici più sensibili tra
coloro che appartengono agli schieramenti tradizionalmente più vicini e anche tra coloro
che militano nelle altre forze in campo.

La vita continua.